Green tech e green computing

Recentemente, la tutela costituzionale dell’ambiente è stata rafforzata dal disegno di legge volto a riformare gli articoli 9 e 41 della nostra Costituzione in materia di tutela dell’ambiente a protezione delle biodiversità, degli ecosistemi e degli animali. Questa modifica rappresenta un passo davvero significativo per rafforzare la qualifica dell’ambiente come valore primario di rango costituzionale e rafforzare l’ecosostenibilità oltre che per aumentare il livello di salvaguardia.

In ambito tech, è possibile impiegare la tecnologia nel rispetto dell’ambiente? Sì, è possibile grazie a Green tech e a Green computing che permettono di proteggere il nostro pianeta preservandone le risorse naturali mediante un utilizzo più sostenibile ed efficiente dei mezzi tecnologici.

In particolare, la Green tech comporta un uso della tecnologia volto alla creazione di prodotti e all’erogazione di servizi in maniera rispettosa del pianeta e, così facendo, il digitale viene gestito in linea con la salvaguardia dell’ambiente. Sempre servendosi di questo approccio green, il Green computing punta all’ideazione, alla produzione, all’utilizzo e allo smaltimento dei sistemi informatici con il minor impatto ambientale possibile e, anzi, implementandoli mediante mezzi di energia rinnovabile.

 

Quando la tecnologia sostiene e protegge l’ambiente: green tech e green computing

Nel nostro ordinamento giuridico, l’ambiente è riconosciuto quale valore primario costituzionalmente protetto, la cui tutela è stata di recente rafforzata con un intervento riformatorio della Costituzione. Infatti, l’8 febbraio 2022, la Camera dei deputati ha approvato la proposta di legge volta a modificare gli articoli 9 e 41 della Costituzione con l’intento di arricchire l’impianto legislativo posto a salvaguardia dell’ambiente[1].  

Annoverabile tra i principi fondamentali enunciati dalla Costituzione, è stato introdotto un nuovo comma all’articolo 9 il quale attribuisce all’ambiente un’accezione più ampia sancendo oltre alla tutela dell’ambiente anche quella della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni, e prevedendo anche gli animali come destinatari di tale protezione. Oggetto di revisione è stato anche l’articolo 41 in materia di esercizio dell’iniziativa economica privata, stabilendo che la stessa non può essere svolta in danno alla salute e all’ambiente ed, inoltre, la legge può indirizzare e coordinare l’attività economica per finalità ambientali. Orbene, le modifiche sopra descritte sono l’indicatore dell’attenzione sempre maggiore rivolta a questa tematica di grande attualità e testimonia il passaggio avvenuto negli ultimi anni verso l’ecosostenibilità e la necessità di operare in chiave conservativa e protettiva verso l’ambiente.

Con la crescente adozione di tecnologie avanzate da parte di aziende e privati, si è rivelato indispensabile, oltre che efficace, dare impulso a nuove forme di tecnologia più sostenibile volte a ottimizzare lo sfruttamento delle risorse, ridurre le emissioni di gas serra e anidride carbonica per puntare, invece, alla riduzione dei consumi energetici e all’eliminazione di materiali inquinanti e sostanze potenzialmente dannose. L’innovazione tecnologica che si fonda anche sul rispetto della tutela ambientale, infatti, permette di intraprendere azioni che hanno un impatto ambientale minore, di sfruttare soluzioni alternative e fonti di energia rinnovabile con cui ridurre il consumo di risorse e il conseguente inquinamento ambientale. 

Proprio grazie alla tecnologia che sostiene e protegge l’ambiente, si è assistito alla diffusione della cd. Green tech, ovvero la tecnologia verde, così definita poiché si compone di un insieme di processi finalizzati all’ecosostenibilità che producono un beneficio per l’ambiente. Comprendendo tutti quei metodi che permettono di realizzare un prodotto e/o erogare un servizio in maniera ecosostenibile, la tecnologia verde si presta a numerosi utilizzi nel settore industriale. Infatti, operare in maniera green significa ottimizzare lo sfruttamento e la gestione delle risorse con la conseguente riduzione di emissioni e utilizzo di fonti di energia rinnovabile. In tal senso, negli ultimi anni, le aziende sono impegnate a rivedere i propri processi produttivi stimolando l’innovazione digitale e il miglioramento tecnologico tenendo, però, debitamente in conto l’esigenza di aiutare il pianeta. Ciò ha comportato lo sviluppo di nuovi modi di pensare e misure messe in campo per rendere più sostenibili la produzione, l’uso e lo smaltimento delle tecnologie digitali, per utilizzare i dispositivi attraverso metodologie in grado di ridurre al minimo l’impatto negativo sul nostro ecosistema e i rischi connessi all’ambiente.

Puntando sull’ecosostenibilità ed utilizzandola come linea guida, il cd. Green computing applica un approccio green all’informatica attraverso l’uso di metodi rispettosi dell’ambiente nelle varie fasi di vita del prodotto tecnologico che si sostanziano in concreti benefici per il pianeta. 

In particolare, si tratta di gestire i dispositivi in maniera green partendo dalla fase di progettazione e realizzazione in cui si cerca di ridurre l’uso di materiali dannosi così come di abbassare i consumi energetici per poi mantenere questi standard relativi all’ottimizzazione dei consumi anche in fase di utilizzo. Infine, per ciò che concerne lo smaltimento e la dismissione dei mezzi informatici, si promuove il riciclo degli strumenti elettronici ovvero puntando a recuperarne le materie prime per dare una nuova vita a prodotti inutilizzati oppure obsoleti tramite il demanufacturing.

Come si è avuto modo di esaminare, data l’urgenza e la criticità del tema, a prescindere dallo specifico settore di riferimento, agire in ottica green è un impegno quotidiano rispetto al quale ognuno di noi può dare un contributo. È giunto il momento di intervenire con mezzi che non devono essere utilizzati solo come accattivanti strumenti per ottenere visibilità e denotare una sensibilità rispetto a questioni di rilevanza sociale ma progetti e politiche concrete messe in atto da società ed istituzioni, che denotano il reale interesse per il problema nonché l’intenzione di attivarsi per risolverlo, conferendo concretezza alle azioni che si rendono necessarie in questa materia. 

Molte aziende tech sono impegnate nell’ideazione di modelli industriali, disegnati ad hoc per ciascuna linea di prodotto, in cui si tiene conto delle materie prime impiegate per la loro costruzione, nonché del consumo energetico legato al loro utilizzo, del loro smaltimento finale con l’obiettivo di migliorare le prestazioni operative riducendo allo stesso tempo i costi, i consumi energetici, i rifiuti e gli effetti negativi sull’ambiente. Mettendo anche il digitale al servizio dell’ambiente, ogni azienda si rende più competitiva sul mercato perché strutturare e diffondere iniziative in favore di una tecnologica più efficiente denota la capacità di riadattarsi e di gestire il business in base all’esigenza di rendere verde la tecnologia senza rinunciare all’innovazione.

Dunque, Green tech e Green computing non solo indicano un nuovo modo di concepire l’innovazione tecnologica e strutturare gli investimenti verso prodotti e servizi digitali più verdi, efficienti e performanti ma diventeranno presto il supporto per il progresso sostenibile globale, garantendo la crescita dal punto di vista tecnologico nel rispetto dei principi fondamentali della Costituzione in materia ambientale.

Preservare l’ambiente comporta cambiare il modo di produrre, abbandonando i tradizionali sistemi e sostituendoli con  meccanismi di produzione nuovi e meno inquinanti che richiedono un minor utilizzo di energia o la possibilità di sfruttare fonti di energia rinnovabili. Per realizzare tutto ciò, però, servono competenze, conoscenze e una ricerca costante ma le soluzioni elaborate e i risultati conseguibili daranno effetti durevoli e visibili sul lungo periodo. Quindi, per migliorare su questo fronte, è fondamentale credere nel cambiamento, consapevoli dell’impegno in termini di analisi, studio e ricerca e del duro lavoro che vi sono dietro ma indispensabili per contribuire allo sviluppo sostenibile e migliorare la qualità della vita sul nostro pianeta.

 

A cura di Alessandro Livi ed Erica Onorati, Team Legal Telsy  


[1] In particolare, si tratta della Legge costituzionale 11 febbraio 2022, n. 1, recante “Modifiche agli articoli 9 e 41 della Costituzione in materia di tutela dell’ambiente”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 44 del 22 febbraio 2022.

https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2022-02-22&atto.codiceRedazionale=22G00019&elenco30giorni=false

Per altri articoli relativi alla normativa sulla cybersecurity si rimanda a https://www.telsy.com/it/categoria/legal/


 

Gli autori

Alessandro Livi si è laureato con il massimo dei voti presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” discutendo una tesi in Diritto Privato Comparato dal titolo: “Il diritto d’autore internazionale nella società digitale, tra nuove tutele e nuovi conflitti”. Dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, Alessandro è, altresì, cultore della materia di Diritto Privato Comparato presso la citata Università nonché di Market Law and Regulation presso l’università LUISS Guido Carli. Prima di entrare in Telsy, ha prestato la propria attività, tra le altre cose, nell’ambito della contrattualistica d’impresa, del diritto societario, del diritto commerciale e del diritto finanziario presso studi legali di primario livello, sia nazionali che internazionali, nonché, in qualità di Legal Consuel, in contesti aziendali. È, infine, autore di diverse pubblicazioni in materia di diritto societario, fintech e cybersecurity law

Erica Onorati, laureata in giurisprudenza all’Università LUISS Guido Carli di Roma con una tesi in diritto civile intitolata “Le clausole di rinegoziazione”, incentrata sull’analisi e sull’applicabilità della rinegoziazione in materia contrattuale. Specializzata nel profilo di diritto civile, ha approfondito temi legati alla responsabilità contrattuale ed extracontrattuale e al diritto societario e commerciale. Dopo diverse esperienze maturate in ambito legale in contesti aziendali come giurista d’impresa, attualmente ricopre il ruolo di Junior Legal Counsel in Telsy, con un focus incentrato sulla gestione della contrattualistica d’impresa e sulla consulenza legale fornita alle linee di business coinvolte nei vari settori di operatività aziendale.